In attesa che l’ultima proposta di legge presentata alla Camera venga approvata – dando un giro di vite a chi utilizza lo smartphone e altri dispositivi elettronici al volante (dai tablet ai computer portatili agli smartwatch) – facciamo un riassunto di quanto prevede oggi il Codice della Strada, visto il gran numero di persone che si metteranno alla guida anche durante le vacanze di fine/inizio anno.
I commi 2, 3 e 3-bis del CdS recitano quanto segue:
2. È vietato al conducente di far uso durante la marcia di apparecchi radiotelefonici ovvero di usare cuffie sonore, fatta eccezione per i conducenti dei veicoli delle Forze armate e dei Corpi di cui all’articolo 138, comma 11, e di polizia. È consentito l’uso di apparecchi a viva voce o dotati di auricolare purché il conducente abbia adeguate capacità uditive ad entrambe le orecchie (che non richiedono per il loro funzionamento l’uso delle mani).
3. Chiunque viola le disposizioni di cui al comma 1 è soggetto alla sanzione amministrativa da pagamento di una somma da euro 81 a euro 326.
3–bis. Chiunque viola le disposizioni di cui al comma 2 è soggetto alla sanzione amministrativa da pagamento di una somma da euro 161 a euro 647. Si applica la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da uno a tre mesi, qualora lo stesso soggetto compia un’ulteriore violazione nel corso di un biennio.
In sintesi, attualmente la sospensione della patente è prevista solo nel caso si venga pizzicati per due volte in due anni infrangendo questa regola. La proposta di legge vorrebbe raddoppiare le sanzioni (da 320 a 1.292 euro) con sospensione della licenza di guida già dalla prima infrazione contestata (da 1 a 3 mesi e poi da 3 a 6). Il tutto considerando che moltissimi dei circa 3.000 morti l’anno sulle strade italiane sono causati da distrazioni al volante e che tra le principali disattenzioni ci sono quelle derivanti dall’utilizzo del telefonino (3 conducenti su 4 lo usano).
Al vaglio della Commissione Trasporti ci sono tra i vari punti anche il divieto assoluto di fumare in auto, l’abolizione del bollo per i veicoli storici, l’aumento a 150 km/h del limite di velocità in autostrade ad almeno 3 corsie, la non obbligatorietà (eccetto per i motocicli) di accendere le luci diurne nelle strade extraurbane poiché generano più consumi e quindi maggiori emissioni inquinanti.
Parafrasando il mitico Nico Cereghini: cinture ben allacciate, luci accese anche di giorno, mani sul volante, smartphone silenziati o al massimo esclusivamente col viva voce e buon viaggio!