Conto alla rovescia per le auto più inquinanti (da 160 g/km di emissioni di CO2) che dal 1° marzo 2019 saranno oggetto di una sovrattassa da 1.100 a 2.500 euro da pagare una sola volta al momento dell’acquisto. Attenzione: questa novità è stata introdotta dalla Manovra fiscale 2019 soltanto per i veicoli di nuova immatricolazione e non per quelli già in circolazione o usati e oggetto di compravendita.
Quali sono esattamente le conseguenze? Innanzitutto chi è intenzionato ad acquistare una nuova vettura che non sia essenzialmente una city car e vuole evitare la sovrattassa, può farlo entro la fine di febbraio. La novità scatta, appunto, per quelle immatricolate da marzo 2019.
Secondo punto è quanto si dovrà sborsare esattamente nel caso delle vetture più inquinanti. Ecco livelli di CO2 e i relativi costi:
– Fino a 160 g/km: nessuna ecotassa
– Da 161 g/km a 175 g/km: 1.100 euro
– Da 176 g/km a 200 g/km: 1.600 euro
– Da 201 g/km a 250 g/km: 2.000 euro
– Oltre 251 g/km: 2.500 euro.
Il valore da controllare sul libretto di circolazione è quello che ricade sotto la voce V7 (ciclo NEDC). Prima dell’acquisto basta informarsi direttamente presso i concessionari, sui siti ufficiali delle case automobilistiche (che verosimilmente potrebbero andare incontro ai propri clienti con sconti aggiuntivi) o su quelli delle testate giornalistiche specializzate. Ovviamente i Suv e le auto cosiddette di lusso rientreranno tutti sotto il cappello dell’ecotassa. Ma ci sono tante sorprese anche tra le auto più piccole. Dati alla mano rispetto alle vendite dello scorso anno, sarebbero state circa 85mila (appena il 5%) le autovetture colpite. Qui l’elenco stilato da Quattroruote disponibile online e aggiornato ai listini del 28 dicembre 2018.
Sul versante delle auto elettriche o ibride meno inquinanti (emissioni fino a 70 g/km e costo entro i 50mila euro + iva, ovvero 61mila euro), invece, è previsto un ecobonus che – a seconda delle emissioni e dell’eventuale e concomitante rottamazione di un’auto Euro 0, 1, 2, 3 o 4 – potrà andare da 1.500 a 6.000 euro (ma comunque entro un tetto complessivo di 60 milioni di euro per il 2019 e 70 milioni rispettivamente per 2020 e 2021). Altra notizia positiva è che questi veicoli potranno entrare in tutte le ZTL d’Italia senza pagare alcun pedaggio.