Le auto diventano sempre più connesse e intelligenti: per dirla con altre due parole, stiamo parlando di “smart car”. Definizione ormai entrata nel lessico comune, tanto che il 75% dei cittadini ne ha sentito parlare. Una ricerca condotta dall’Osservatorio Smart & Connected Car del Politecnico di Milano analizzando tutti i paesi occidentali mette in luce molto aspetti di questo settore.
In particolare, per l’Italia il mercato nel 2019 ha toccato un valore di 1,2 miliardi di euro, con un incremento del 14% rispetto all’anno precedente. I veicoli connessi lungo la Penisola sono 16,7 milioni, per una quota del 40% sull’intero parco circolante.
Dal GPS alla SIM
Connettere un’auto significa avere più sicurezza, servizi, comodità. Tra i sistemi più comuni abbiamo il GPS-GPRS con cui localizzare la vettura e i suoi comportamenti, anche a fini assicurativi: questo accessorio è presente su 10,5 milioni di veicoli (63%) con un incremento del 9%. Ma sono le SIM card, che si trovano già installate quando si ritira la vettura dal concessionario, ad aver fatto schizzare le percentuali verso l’alto: +47% in solo 12 mesi, equivalenti a 2,2 milioni di autovetture.
Lo stop per la crisi
Quelli che erano dati da record fino al 31 dicembre 2019, con il primo semestre 2020 hanno subito – come in tanti altri settori – un vero e proprio tracollo, con immatricolazioni arrivate quasi a zero (-97,6%).
“L’emergenza Covid-19 ha inevitabilmente rallentato un mercato che stava mostrando grande dinamismo e che, una volta terminata la crisi sanitaria, tornerà a crescere rapidamente – commenta Giulio Salvadori, Direttore dell’Osservatorio Smart & Connected Car – L’auto del futuro avrà la connettività integrata a bordo veicolo, in grado di abilitare nuovi servizi per gli utenti; la condivisione del veicolo si affermerà come nuova modalità di utilizzo accanto alla proprietà; l’auto sarà inoltre intelligente e autonoma, consentendo al conducente di dedicarsi ad altre attività; i veicoli alimentati a carburante fossile saranno progressivamente sostituiti da quelli elettrici. Questi cambiamenti stanno avvenendo rapidamente e coinvolgono produttori di auto, fornitori di servizi, giganti hi-tech e startup innovative: la creazione di un ecosistema solido e collaborativo sarà uno degli elementi su cui il mercato dovrà puntare”.
ADAS sempre in pole position
Quando si parla di auto connesse si parla ovviamente di sicurezza e quindi anche degli ADAS, i sistemi installati su un’auto, principalmente dietro il parabrezza. In questo ambito Doctor Glass è ai vertici per la qualità del servizio di ricalibratura dopo la sostituzione del parabrezza.
Sistemi che nel triennio 2020-2022 vedranno incrementare l’obbligo della presenza di serie su tutti i veicoli di nuova immatricolazione di tre nuovi dispositivi: frenata automatica di emergenza (Automatic Emergency Breaking), Line Keeping Assist (mantenimento dell’auto nella propria corsia) e Adaptive Cruise Control (regolazione della velocità e distanza di sicurezza tra i veicoli).