Se viaggiando su due, quattro o più ruote vi è capitato, o capiterà, di trovare lungo la strada alti pali neri, dotati di telecamere, con alla sommità luci verdi, bianche e verdi, state percorrendo una Smart Road. Un concentrato di intelligenza artificiale, big data e Internet of Things finalizzato al controllo della viabilità, all’aumento della sicurezza e alla futura guida autonoma. Queste autostrade digitali permetteranno anche di connettere e far volare droni per il controllo aereo.

Si tratta del progetto Anas Smart Road che ha investito 1 miliardo di euro per cablare una rete di 6.700 chilometri. Al momento la prima fase sperimentale prevede un numero inferiore di strade. In particolare: in Veneto la statale 51 “di Alemagna”, nel Lazio il Grande Raccordo Anulare di Roma e il tratto Roma-Aeroporto di Fiumicino, la E45-E55 Orte-Mestre in Umbria, Toscana, Emilia-Romagna e Veneto, la A2 Autostrada del Mediterraneo in Campania e Calabria, in Sicilia la Tangenziale di Catania e la A19 Autostrada Palermo-Catania. L’intero programma porterà invece alla creazione di una Smart Mobility su appunto 6.700 chilometri entro il 2032.

Strade ad alta velocità… di connessione

Sulle Smart Road saranno i dati e le informazioni a correre velocissimi, non gli automezzi. Il progetto, infatti, forma una infrastruttura wireless di ultimissima generazione che collega strade, utenti e veicoli praticamente in tempo reale. Come? Attraverso il 5G e le sue evoluzioni. Quali conseguenze comporta? Innanzitutto, i gestori delle strade e le forze dell’ordine avranno informazioni in vivo su quanto accade sull’asfalto. Dal traffico a un incidente o a un veicolo che viaggia senza assicurazione, può scattare immediatamente l’intervento.

Nel prossimo futuro, poi, si inizierà a sperimentare anche la guida completamente autonoma. Per raggiungere questo traguardo è fondamentale non solo che i veicoli – come già in molti modelli è di serie – siano dotati di telecamere, radar e intelligenza artificiale, ma che questi possano dialogare tra loro.

Se, ad esempio, un veicolo transita su un tratto con ghiaccio, automaticamente l’informazione sarà passata a quelli che lo seguono. Oppure se c’è un incidente con un improvviso rallentamento, le vetture che ci precedono ce lo segnaleranno consentendoci di fermarci in tempo. Ancora, se appena davanti a noi viaggia un camion che incrocia un carico disperso o assiste a un tamponamento e andrà inevitabilmente a frenare, questa informazione per noi impossibile da vedere, ci arriverà in tempo reale permettendo un tempo di reazione che può essere determinante per scongiurare pesanti finali.

Avanti anche alle Green Island

“La Smart Road di Anas – spiegano dall’azienda – sarà anche una strada sostenibile poiché è stata progettata per ospitare le infrastrutture abilitanti verso la mobilità elettrica. Inoltre, sono previste le Green Island Anas, aree dislocate lungo le Smart Road (ove ci siano spazi adeguati nelle rispettive pertinenze stradali o autostradali) in cui verrà distribuita energia pulita garantendo l’ecosostenibilità. L’obiettivo che si propongono le Green Island è di alimentare tutti gli apparati della Smart Road. Nelle Green Island, inoltre, saranno installati sistemi di ricarica veicoli e sistemi di ricarica di droni per il monitoraggio e le ispezioni di opere civili strategiche e per utilizzare gli stessi per una sorveglianza continua della strada stessa anche a fini di sicurezza. Per l’attivazione dell’impiego dei droni, è necessario attendere un quadro normativo di disciplina del settore”. 

Articoli correlati