Quando vedremo circolare liberamente le prime auto a guida completamente autonoma? Ovvero il “livello 5”, cioè senza neanche il volante? Non c’è una data esatta, ma le previsioni parlano del 2025. Intanto in tutto il mondo, Italia compresa e Milano in testa, sono iniziate la sperimentazione vera e propria o, comunque, la costruzione delle infrastrutture (reti 5G) che rendono possibile questa nuova forma di trasporto.
Proprio il tema della connessione è infatti fondamentale: le vetture più tecnologiche (la Tesla di Elon Musk in primis) oggi sono già dotate di radar, una decina di sonar come quelli dei sottomarini, algoritmi e tanto altro (molti di questi sono i sistemi A.D.A.S. sui quali Doctor Glass è all’avanguardia nell’ambito della loro ricalibratura necessaria durante la sostituzione del parabrezza). Queste dotazioni permettono alle vetture di avere un raggio di controllo di circa 250 metri, salvo però non poter sapere se due veicoli davanti a noi un’auto inchioda, c’è del ghiaccio, c’è una buca, oppure se ad un incrocio un’auto col semaforo rosso sta arrivando a tutta velocità e non si fermerà centrandoci in pieno perché stiamo transitando col verde… Questo perché le auto non sono ancora connesse tra loro.
A questo punto basterebbe dire: connettiamo tutte quante le auto in rete ed è fatto. La risposta è “assolutamente no”. Le pur potenti reti 4 e 4.5G, infatti, sopportano mediamente fino a circa 50mila oggetti connessi per chilometro quadrato, latenza di risposta di 15 millisecondi e capacità in download fino al massimo a 800 mega/1 giga al secondo. Per rendere fattibile una connessione tra auto, pedoni, semafori e tutto ciò che si trova in una strada è fondamentale, infatti, una connessione in tempo reale tra veicoli. Le nuove reti 5G permetteranno mediamente la connessione fino a 1 milione di oggetti connessi per chilometro quadrato, latenza intorno a 1 millisecondo (stiamo quindi parlando di connessione in tempo reale) e download fino a 20 giga al secondo. Se si calcola che un’auto connessa consumerà in 1 minuto quanti giga noi consumiamo al mese sul nostro smartphone, si capisce l’importanza del 5G.
Al mondo sono circa 100 le città dove è iniziata a vari livelli la sperimentazione, con in testa gli Stati Uniti. Ma l’Italia non è da meno grazie all’accordo tra gli operatori di telecomunicazioni, decine di partner pubblici-privati e il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, con Milano che già entro la fine del 2018 vedrà coperta la città in 5G per arrivare a dicembre 2019 ad avere cablata anche l’intera area metropolitana. Lo stesso sarà per Torino, L’Aquila, Prato, Matera e Bari. Ciò non significa che ad esempio a Milano dal 2019 circoleranno auto autonome, ma che appunto inizierà la sperimentazione che poi diventerà operativa negli anni successivi allargandosi gradualmente in tutta la Penisola. Intanto buon viaggio e mani ben salde sul volante!